Passeggiata Letteraria

domenica 10 agosto 2014

Vi racconto... la "Passeggiata letteraria nel borgo" (seconda e ultima puntata)



Il sole ha ormai girato l'angolo e, prima di andare via, ha disteso un bel manto di stelle sopra la grande Piazza del Popolo, cuore pulsante della vita specchiese, soprattutto durante l'estate.
É quasi tutto pronto: le sedie per il pubblico sono sistemate; l'amplificazione è stata provata. L'agitazione cresce e il telefono continua a suonare. Mi chiamano e devo sbrigarmi ad arrivare in Piazza.

Nei locali di quella che era l'ex- biblioteca e che diventerà nuova sede della Pro- Loco, i ragazzi sono in fermento. Li avevo incontrati la sera prima e avevo loro spiegato quello che avrebbero dovuto fare: in coppia avrebbero presentato uno scrittore; uno di loro avrebbe letto una frase di introduzione, l'altro avrebbe consegnato l'attestato di partecipazione e, nel caso delle donne, anche una rosa.
Dovrei tranquillizzarli, ma sono più spaventata di loro. Cerco di non farlo capire e di comunicare solo gioia, entusiasmo. Qualcuno è particolarmente agitato, non se la sente di leggere... Alla fine vince la paura e ringrazio tutti della loro generosa disponibilità. Sono felice che ci siano: li ho visti crescere, abbiamo condiviso tanti momenti, le estati in biblioteca, la gita con l'Azione Cattolica, i loro sogni. In mezzo a loro sto bene e dimentico le mie preoccupazioni. Li incoraggio: sono certa che saranno bravissimi! Distribuisco le pergamene e le rose e ora siamo davvero... pronti!


Maurizio Antonazzo saluta il pubblico e introduce la serata con fare da signore, umile ed elegante. 
Passa la parola al sindaco, Rocco Pagliara, che trasforma il suo saluto istituzionale in un brano dal sapore poetico, dove esalta la bellezza dell'ascolto; ed entusiasma anche l'assessore alla Cultura e al Turismo,  
Giorgio Biasco, in un discorso impreziosito da riferimenti filosofici e letterari. 
L'esordio della serata è già preludio dell'atmosfera che si andrà a respirare.
Intanto sulla meravigliosa Piazza del Popolo continua ad arrivare gente e il pubblico è sempre più numeroso. 

La Presidente di “e20cult”, Federica Murgia, è visibilmente emozionata e con un filo di voce ringrazia tutti i presenti, tutti gli abitanti del centro storico che hanno accolto nei cortili delle loro case, o nelle corti, gli scrittori, con una gioia che sarebbe difficile da descrivere con le parole, ma che si è manifestata con la disponibilità e l'offrire quanto possa fare sentire ad agio gli ospiti letterati.
Mi perdonerà Federica, se da questo blog faccio miei i suoi ringraziamenti, tra i quali includo prima lei, per aver condiviso il mio sogno e permettermi di viverlo. E voglio dire grazie, come già ha fatto lei, all'architetto Stefania Branca, per aver curato la scenografia con un'idea davvero originale, gli sponsor “AssoRicambi” di Giampiero Pizza e il bar “Le Mille Voglie” di Giuseppe Zippo. Ringrazio l' “Azienda Agricola San Rocco” di Pierpaolo Indino, l'Associazione musicale “Giacomo Puccini” e il presidente Salvatore Maisto per aver fornito i leggii; tutti i ragazzi che hanno regalato la loro emozione nel presentare gli scrittori e consegnando loro l'attestato di partecipazione.
Per il blog e l'amicizia sincera e affettuosa un ringraziamento a Maria Letizia Pecoraro e Gabriella de Donno e ancora per i consigli, i suggerimenti, il sostegno a Walter Spennato e Donatella Trono.
Maurizio riprende la parola: il vice Presidente del Consiglio Regionale di Puglia, Antonio Maniglio, manda un messaggio scusandosi per l'impossibilità ad essere presente, ma non dimentica il moderatore di ringraziarlo per il Patrocinio e il contributo a nome dell'associazione e della comunità tutta.


La copertina del libro che stiamo scrivendo stasera è stata girata e possiamo a iniziare pian piano a sfogliare tutte le pagine. E la prima è dedicata a Vittorio Bodini: è il centenario della sua nascita, avvenuta a Bari il 6 gennaio 1914. Gli dedichiamo la serata, l'evento e il primo libro che leggiamo è proprio il suo. Il suo unico romanzo, scritto fra il 1942 e il 1946. É rimasto incompiuto, ma ha il profumo di tutta la poetica che si respira nelle opere seguenti e le tematiche che svilupperà e approfondirà nei suoi versi e nei suoi racconti.
Luisa Ruggio, straordinaria, ci regala un' incantevole presentazione de “Il fiore
dell'amicizia”: il pubblico è rapito dalla sua affascinante comunicativa e la segue nel racconto che sviluppa attorno al romanzo, riuscendo a far sentire tutti i presenti coinvolti e protagonisti. Legge con sentimento una pagina meravigliosa del romanzo di un autore forse poco conosciuto, ma che è stata una delle voci più importanti non solo della letteratura salentina, ma anche di quella italiana e internazionale. Non c'è da aggiungere nulla alle parole di una giornalista e scrittrice che sa dar voce all'anima non solo dei suoi scritti, ma anche a quella degli altri scrittori, con una profondità e una conoscenza che vanno oltre la professionalità.
Arriviamo così al capitolo della vera e propria “Passeggiata Letteraria nel Borgo”: cresce la tensione dei ragazzi e, lo confesso, anche la mia. La serata mi ha già regalato indescrivibili sensazioni, che lascio libere di entrare nel mio cuore e di battere con tutta la loro forza.
Mi avvicino ai ragazzi: è il loro momento! Li incoraggio un'ultima volta e sono accanto a loro a dare gli ultimi consigli.
Iniziano l'emotivo Matteo Sanapo e Matteo Rizzo che presentano Federica Francesca Ricchiuto e il suo romanzo “Benedetto il frutto” (Libellula Edizioni), in cui rivela il dono di riuscire ad ascoltare non solo il suo cuore, ma soprattutto quello degli altri.

Valentina Indino e Sara Rimini invitano il poliedrico Francesco Pasca, che riesce a esprimere il suo pensiero, a dare vita alla sua ispirazione artistica in così diverse forme che potremmo definirlo profeta di libertà e che sarà protagonista nel reading con la “Poesia lunga un chilometro” (Il Raggio Verde Edizioni). Dalila Baglivo e Raffaele Maisto per Carmen De Stasio, purtroppo assente per un malessere, a nome di tutti i presenti, porgono alla scrittrice- autrice, fra tante altre opere, di un romanzo che profuma di donna, “Oltre la nausea” (Il Raggio Verde Edizioni)- un saluto e un augurio di pronta guarigione e ringraziano Maria Rosaria Scarcia, per essersi resa disponibile a sostituirla all'ultimo minuto.

Attilio Maisto e Martina Panarese presentano l'elegante Vito Adamo e la meravigliosa poesia della sua raccolta “Terra Antica- Viaggio sentimentale nel Salento” (Lupo Editore), con la quale ci invita a muovere i passi lungo i chilometrici muretti a secco, respirare il profumo della macchia mediterranea, assaporare la vita sulla riva del mare e farci sfiorare da un vento che posa sul viso carezze leggere.
I due giovanissimi Emanuela Gubello e Angelo Scupola per la più giovane degli autori presenti Isabella Gubello, con la fresca raccolta di poesie edita da Besa, “Mi piaci quando taci” , fra le cui pagine affronta argomenti universali, come vita, morte, felicità, ma è attenta anche alle tematiche drammatiche .

Alessia Riso e Martina Scupola presentano il successo letterario di un noir ambientato nel Salento, “Il tesoro di Sant'Ippazio “(Lupo Editore) e il suo autore, l'esordiente Alberto Colangiulo. 



Gianluca Conte, grande interprete della scrittura salentina, in versi e prosa, e il romanzo, “Cani acerbi” (Musicaos:ed), che segna il suo esordio nella narrativa, dopo tre raccolte poetiche di grande successo, è presentato da Chiara Cappellano ed Emilia Branca; mentre Aurora Polimena e Melissa Serafino introducono Walter Spennato, scrittore che impregna la sua opera, come dimostra il suo ultimo lavoro, “Quanto mi dai se ti uccido?” edito da Besa Editrice, di un'ironia e un sarcasmo tali da divertire il lettore.
Diletta Polimena e Gianmarco Pizza presentano Chiara Curione, la cui Passeggiata è stata davvero lunga, arrivando da Bari per farci scoprire il suo affascinante racconto, “Una ricetta per la felicità” (Besa Editrice), dal “gradevole gusto” di storia.
Giovanni Indino e Giulia Stendardo sono abbracciati da Giuseppe Cristaldi, che con il suo “Macelleria Equitalia” , continua a non deludere i lettori e a donarci un'opera, edita da Lupo Editore, che ci costringe a riflettere, provocando intima commozione.
Giorgia Corvaglia e Gigi Maisto consegnano pergamena e rosa alla giornalista e scrittrice, voce inconfondibile della narrativa italiana, Luisa Ruggio, che presenta il suo grande romanzo d'esordio, “Afra” (Besa Editrice).
Francesca Frisullo e Miriam Serafino sono qui per presentare il sorprendente attore Davide Morgagni, al suo esordio nel mondo della narrativa con un libro originale, “I pornomadi” (musicaos:ed), in cui la parola è messa al servizio del pensiero, riuscendo a far respirare nelle pagine un profumo di libertà.
La poetessa Lara Savoia e il suo poemetto, “I versi della polvere- L'Aquila, 6 aprile 2009” (Argo Editrice), dove riesce a rendere il dolore di una città quello della Terra e il dolore di una sola persona quello di un'intera comunità, è introdotta da Claudia Pizza e Rocco Frisullo.
A Francesco Tranne e Camilla Scupola, infine, il compito di raccontare la realizzazione del sogno del giovane Marco Esposito, autore di una storia palpitante, ricca di suspence e colpi di scena: “I segreti della scogliera” uscito il 19 giugno 2014 per la Lupo Editore. 

E, a questo punto, è il pubblico a diventare protagonista: le antiche stradine del centro storico accolgono i loro passi e i cortili e le corti si mostrano ai loro occhi in tutta la naturale e avvolgente bellezza. É una passeggiata dal nostalgico sapore di quel passato che era forse più lento, ma più ricco di condivisione e profondità.
Delle piccole luci illuminano il leggio di ogni scrittore, che legge pagine del proprio libro e pagine tratte dalle opere di due dei propri autori preferiti. É la letteratura a fare da colonna sonora alla Passeggiata dei lettori. La letteratura classica, moderna, contemporanea. La letteratura salentina, italiana, internazionale. Per due ore in cui circa cinquanta autori, più o meno noti, hanno voce. Per due ore in cui i tanti e tanti spettatori ascoltano, camminano e viaggiano fra strade e pagine, unite in un'armoniosa sinfonia di emozioni, che si incontrano, s'intrecciano e vibrano. 
 
Anche i miei piedi mi conducono per stradine ormai note. Per viuzze ed angoli che accolgono una bellezza nuova: la bellezza di chi sa dipingere le parole e raccontare la vita. Accolgo le impressioni della gente, affascinata dalla superlativa e singolare prova d'attore di Davide Morgagni, che riesce a far vivere i suoi racconti fuori dalle pagine del suo primo piacevolissimo libro. 
 Della gente rapita ed emozionata dal libro e dalla personalità del Saviano salentino, Giuseppe Cristaldi, che si lascia accogliere in un angolo che rende familiare, instaurando con i lettori un dialogo spontaneo e un legame amichevole e confidenziale. 

Della gente che è diventata volentieri “vittima” di Walter Spennato, della sua grande capacità di far ridere e nello stesso tempo riflettere, con flash e freddure davvero unici, creando un gioco letterario anche coinvolgente.
E condivido la dolcezza provata dal pubblico nel vedere Federica Francesca Ricchiuto recitare la filastrocca, “Se vede una scala Ninetta curiosa” , scritta da Alfa Beta e Junakovic Svjetlan per Emergency, con in braccio la sua piccola Sofia; o nell' incontrare i versi di Vito Adamo, che come pochissimi poeti di oggi, si commuove e sa farci commuovere dinanzi allo sguardo di un bambino, nel contemplare il sole, nel vedere la bellezza del mare.
E continuando a salire le scale e ad attraversare ogni piccolo vico, mi fermo ad ascoltare l'amico Alberto Colangiulo, che continua a conquistare lettori e a far diventare più grande il successo del suo bel romanzo, impregnato di profumi e sapori del Salento.
Attraverso rapidamente la Piazza, rimasta luogo per le chiacchiere e gli incontri liberi, e incrocio il pubblico davvero entusiasta ed estasiato dalla grande recitazione di Francesco Pasca, che, anche nella veste di attore, oltre che di scrittore e pittore, esprime il più alto grado della Bellezza e dell'Arte, appositamente scritte con la maiuscola.
La gente si ferma ad ascoltare l'emozionatissima Isabella Gubello, dalla genuina semplicità, che incanta con la musica non solo dei suoi versi, ma anche della sua chitarra, in una scenografia che ha personalizzato e reso più sua con semplici tocchi di luci e colori.
E non si distraggono le persone che sono lì ad ascoltare rapiti il racconto di Gianluca Conte: lo scrittore sembra dar vita, lì davanti, ai personaggi del suo libro, facendo diventare il pubblico protagonista, testimone di fatti che sembrano accadere in quel momento.
In un'antica corte, sotto un arco si è fermata un bel po' di gente. É affascinata dall'eleganza della scrittrice e dal fascino del suo romanzo. Chiara Curione crea anche fuori dal suo libro quell'ambiente familiare, che tocca il cuore e incuriosisce i lettori. 

E Luisa Ruggio incanta nell'antico cortile che la ospita persino i bambini. Il suo meraviglioso romanzo è scritto e interpretato da lei con tale intensità che un piccolo ascoltatore si complimenta con lei e le dice, con parole sue, che la sua scrittura è vera poesia.
 Lara Savoia e la sua poesia risuonano in perfetta sintonia con il colore e i profumi dei gerani che le fanno da cornice nel cortile che accoglie lei, ma soprattutto un pubblico, che ha desiderio di quella buona poesia di cui lei è una degna rappresentante.
E giungo, infine, in via Colella. Marco Esposito offre un racconto a più voci del suo romanzo, interpretato da un'attrice, da una chitarra, creando l'atmosfera di un piccolo salotto letterario sotto le stelle, a cui la gente partecipa con grande interesse e sincera curiosità.
E mentre faccio ritorno in Piazza del Popolo, dove sono avvolta dalle allegre grida dei bambini di oggi che giocano, uscendo dall'ultima stradina, sento già nostalgia di quelle emozioni, di quel mondo in cui anche i silenzi prendono voce. Di quel mondo che ha avuto vita solo in una serata e che potrei e vorrei ripercorrere anche seguendo direzioni diverse. In una serata incantevole e a suo modo fatata e affascinante. In una serata in cui si è dato respiro alla poesia delle parole, ma anche a quella dei luoghi; alla poesia dei cuori che si sono incontrati e rincontrati, in un angolo o anche in una pagina. 


  La “Passeggiata letteraria nel borgo” è stato un successo? Se la risposta è affermativa, i motivi sono solo da trovarsi nella generosità della gente del luogo e di quella che è arrivata a Specchia; nella generosità di chi ha reso contribuito a rendere realtà un mio sogno, rendendolo un suo progetto; ma soprattutto nella generosità degli scrittori che hanno offerto sì la loro arte letteraria, ma soprattutto hanno raccontato e condiviso il loro essere e il loro cuore.
E se davvero la “Passeggiata Letteraria nel borgo” è stata un successo, lo si deve al coro di voci che hanno lavorato insieme, che si sono prese per mano, che hanno teso la mano e che, in modi diversi, hanno reso l'evento unico. Lo sento in questo cuore che batte gratitudine, nel desiderio di voler avere braccia talmente lunghe da poter abbracciare tutti e dalle lacrime di gioiosa commozione che rigano il mio volto, mentre giungo a mettere un punto fermo a questo racconto.
Un punto che decreta però l'inizio di una nuova “passeggiata” che continueremo a percorrere insieme e che continueremo a raccontarci in questo angolo virtuale, prima di portarla, il prossimo anno, ancora una volta alla reale e nel contempo favolosa vita specchiese. 


(Tiziana Cazzato) 

venerdì 8 agosto 2014

Passeggiata letteraria nel borgo: Vi racconto la... "Passeggiata letteraria nel borg...

Passeggiata letteraria nel borgo: Vi racconto la... "Passeggiata letteraria nel borg...: Sono trascorsi cinque giorni e ancora non sono riuscita a raccontarvi quello che è successo a Specchia la sera di domenica 3 agosto. ...

Vi racconto la... "Passeggiata letteraria nel borgo" ( Prima puntata)


Sono trascorsi cinque giorni e ancora non sono riuscita a raccontarvi quello che è successo a Specchia la sera di domenica 3 agosto.
Non è vero: avevo pubblicato un post, credo il giorno successivo e chiudevo con una non- conclusione, ripromettendomi di continuarlo. Non l'ho più portato a termine.
Pensavo che fosse troppo presto per scrivere: l'emozione, la gioia e anche le lacrime che ad essa si accompagnavano sembravano intrappolate nel cuore. Raccontarle poteva portarmele via, ma non scriverle, non condividerle con voi che mi leggete, avrebbe potuto con il tempo cancellarle. E non voglio che ciò avvenga: non sarebbe giusto nei confronti di chi mi ha sostenuto, aiutato; di chi ha abbracciato il progetto, l'ha condiviso, fatto suo e contribuito alla realizzazione; di chi ha partecipato, in ogni forma, rendendo “La passeggiata letteraria nel borgo” una magia.
Concedetemi di iniziare dalla fine e promettetemi di arrivare fino in fondo a questo post, per quanto lungo potrà risultare.
Vorrei iniziare ringraziando Walter Spennato: il 17 marzo 2013 è stato il primo a portare nel Salento l'esperienza di un megareading, regalandolo alla sua città di origine, Racale. Me ne ha parlato con grande entusiasmo Donatella Trono, responsabile della Biblioteca di Salve ed entrambi hanno fatto nascere in me il desiderio di proporlo a Specchia. Non è stato difficile, anche se da allora hanno dovuto sopportare i miei messaggi, ascoltarmi e elargirmi anche consigli, dritte, offrendomi un sostegno e un'amicizia davvero preziosi.
Ho camminato per le stradine del centro storico, attraversato ogni vicolo; mi sono fermata negli angoli più belli e ne ho scoperto un fascino che forse non avevo mai saputo cogliere. Specchia è per me uno degli angoli più belli del mondo, ma non perché a dirlo è una guida o un titolo acquisito nel tempo è meritato. Solo che a volte lo guardiamo con gli occhi della quotidianità, che ci impedisce di andare oltre e in profondità. Camminando. vedevo il borgo antico desideroso di accogliere, di donare la sua bellezza ad altra bellezza. A una bellezza anche diversa da quella che negli anni passati aveva ospitato durante le diverse edizioni di Specchiarte, quando i bianchi muri di calce si rivestivano di tele dipinte, quadri ed anche sculture. Una bellezza fatta di letteratura, fatta di poesia.
Le corti erano, un tempo, i luoghi in cui la gente, tornata dalla campagna, nelle sere d'estate, si sedeva e divideva con i vicini un bicchiere di vino, una frisa condita con l'olio d'oliva, o quel pezzo di pane di grano sfornato la mattina presto. E mentre si consumavano quei prodotti fatti in casa o si assaporava il frutto appena colto, seduti sul “llimatare”, sulla soglia di casa, si condividevano soprattutto i racconti, di quanto ognuno aveva vissuto in quella lunga giornata di fatiche cominciate prima del sorgere del sole e finite dopo il tramonto, al sopraggiungere delle prime luci notturne. A volte si pescava nella memoria e si raccontavano ai ragazzi, ai più giovani, fatti di gente che non era più, di gente che ormai apparteneva alla memoria o anche agli affetti della comunità.
Ecco cosa potevamo tornare a rivivere: la magia di un racconto, affidato, questa volta, però, a chi ha ascoltato la vita e ha trascritto su una pagina ciò che lei gli detta; a chi sente nascere una storia nella sua mente e nel suo cuore e vive il bisogno di trasformarla in prosa o anche in un poemetto in versi; a chi ha fatto tesoro dei racconti di un tempo e ha voluto mantenere la promessa di affidarlo non solo a un libro, ma a un tempo più ampio e più lungo.
Ed ecco cosa potevamo regalare al pubblico: una passeggiata “con i piedi” nell'incantevole centro antico di un borgo nato intorno all'anno 1000, ma anche una passeggiata con la fantasia, accompagnato da chi sa narrare, catturare con le parole e regalare emozioni non sospette, nuove, davvero sorprendenti. Una passeggiata che permette di incontrarsi e rincontrarsi negli angoli, di incontrare e di incontrarsi nelle pagine, di conoscere libri, veri biglietti di un viaggi unici, di scoprire e conoscere opere e autori, in un modo quasi... intimo. Gli scrittori si presentano e fanno conoscere se stessi e la loro scrittura ai lettori, parlando non solo alle loro orecchie, ma soprattutto al loro cuore. E si trovano reciprocamente e si raccontano vicendevolmente, anche nel silenzio di sguardi o di passi silenziosi che attraversano una strada e un mondo.
Ed ecco allora che quel sogno, coltivato per più di un anno, poteva uscire dal luogo dell'immaginazione e prendere prima corpo sulla carta, quando l'allora assessore alle Politiche Giovanili, Valerio Stendardo, mi invitava a metterlo nero su bianco e quando Federica Murgia, presidente dell'Associazione culturale “e20cult”, lo condivideva e adottava insieme a un progetto ancora più grande, “SPECCHIAmoci nei... libri”, col fine di promuovere i libri e diffondere l'amore per la lettura, elemento chiave della crescita personale, sociale e culturale.
Ed ecco che quel sogno personale ha iniziato ad essere il progetto dell'associazione “e20cult” , il progetto di Federica Murgia, che coordinava il tutto, di Stefania Branca, architetto responsabile dell'allestimento scenografico, di Giampiero Pizza, ex assessore alla Cultura, amico e sponsor dell'associazione e dell'evento. Ed è diventato il progetto di Maurizio Antonazzo, che ha curato l'Ufficio Stampa; e ha continuato ad essere il progetto di Valerio, che lo ha presentato al Vice Presidente del Consiglio Regionale, Antonio Maniglio, ottenendo un contributo per tutto il complesso di “SPECCHIA moci... nei libri”. Ed è diventato il progetto anche del nuovo sindaco, Rocco Pagliara, e del neo assessore alla Cultura, Giorgio Biasco, che hanno voluto l'evento nel calendario dell'estate specchiese.
Ed ecco che quel sogno ha avuto un nome, “Passeggiata letteraria nel borgo”, un logo, nato dalla creatività di Giovanni Spagnolo, e ha avuto anche una data: domenica 3 agosto, la prima domenica del mese più caldo e più atteso di tutto l'anno. Soprattutto ha avuto un protagonista speciale, uno scrittore che ha saputo vivere e raccontare il Salento e la sua anima, il grande Vittorio Bodini, a cui è stato dedicato l'evento, perché tutti volevamo omaggiare il poeta salentino di cui ricorreva il centenario della nascita. Ed è così che la “Passeggiata Letteraria nel Borgo” diventava anche del Centro Studi Bodini di Lecce, che ha inserito l'appuntamento nel calendario di celebrazioni dedicate allo scrittore in Puglia e in Italia.

Il mega- reading ha continuato, però, ad essere sempre il mio sogno, al quale mi sono dedicata con passione e dedizione, con un'emozione a cui ancora oggi non riesco a dare un nome. Sento solo un profondo senso di gratitudine verso tutti gli scrittori e le loro case editrici che hanno accettato l'invito a venire e regalare il racconto delle loro opere a Specchia, in un evento che non sapevo come e cosa sarebbe diventato.
Non vi nascondo che ogni giorno sentivo crescere in me la paura di sbagliare, di non riuscire, ma con essa anche il desiderio, la voglia, la determinazione di realizzare un appuntamento che soddisfacesse gli scrittori ospiti, Specchia e anche noi organizzatori. Un appuntamento che fosse all'altezza dell' incanto del posto e dell'arte letteraria che qui sarebbe risuonata.
E nel mentre la “Passeggiata letteraria nel borgo” prendeva forma nel mondo virtuale, fra le pagine di questo blog, dove abbiamo condiviso con voi ogni momento e raccontato ogni piccolo passo che ci preparava alla grande camminata; dove abbiamo presentato le location e le immagini suggestive del centro storico; dove soprattutto vi abbiamo presentato i protagonisti, i libri e i loro autori. Ve li abbiamo presentati attraverso la loro vita, ma soprattutto in brevi passi tratti dalle loro opere e offrendovi il punto di vista di lettrici che erano già state rapite dai loro romanzi, dai loro racconti e dalle loro poesie. Preziosissime le penne di Gabriella De Donno e Maria Letizia Pecoraro, che si sono unite alla mia, in una collaborazione fatta di cuore, generosità e, permettemelo, bella scrittura. 
E nel mentre la prima domenica di agosto si avvicinava. Si annunciava, bussava e arrivava, portando con sé una dose maggiore di emozionante e ansiosa attesa, di quegli ultimi particolari da aggiungere e curare, prima di poter dire che siamo pronti per incominciare.