Il
sole ha ormai girato l'angolo e, prima di andare via, ha disteso un
bel manto di stelle sopra la grande Piazza del Popolo, cuore pulsante
della vita specchiese, soprattutto durante l'estate.
É
quasi tutto pronto: le sedie per il pubblico sono sistemate;
l'amplificazione è stata provata. L'agitazione cresce e il telefono
continua a suonare. Mi chiamano e devo sbrigarmi ad arrivare in
Piazza.
Nei
locali di quella che era l'ex- biblioteca e che diventerà nuova sede
della Pro- Loco, i ragazzi sono in fermento. Li avevo incontrati la
sera prima e avevo loro spiegato quello che avrebbero dovuto fare: in
coppia avrebbero presentato uno scrittore; uno di loro avrebbe letto
una frase di introduzione, l'altro avrebbe consegnato l'attestato di
partecipazione e, nel caso delle donne, anche una rosa.
Dovrei
tranquillizzarli, ma sono più spaventata di loro. Cerco di non farlo
capire e di comunicare solo gioia, entusiasmo. Qualcuno è
particolarmente agitato, non se la sente di leggere... Alla fine
vince la paura e ringrazio tutti della loro generosa disponibilità.
Sono felice che ci siano: li ho visti crescere, abbiamo condiviso
tanti momenti, le estati in biblioteca, la gita con l'Azione
Cattolica, i loro sogni. In mezzo a loro sto bene e dimentico le mie
preoccupazioni. Li incoraggio: sono certa che saranno bravissimi!
Distribuisco le pergamene e le rose e ora siamo davvero... pronti!
Passa la parola al sindaco, Rocco
Pagliara, che trasforma il suo saluto istituzionale in un brano
dal sapore poetico, dove esalta la bellezza dell'ascolto; ed
entusiasma anche l'assessore alla Cultura e al Turismo,
Giorgio Biasco, in un discorso impreziosito da riferimenti filosofici e
letterari. L'esordio della serata è già preludio dell'atmosfera che si andrà a respirare.
Intanto
sulla meravigliosa Piazza del Popolo continua ad arrivare gente e il
pubblico è sempre più numeroso.
Mi
perdonerà Federica, se da questo blog faccio miei i suoi
ringraziamenti, tra i quali includo prima lei, per aver condiviso il
mio sogno e permettermi di viverlo. E voglio dire grazie, come già
ha fatto lei, all'architetto Stefania Branca, per aver curato
la scenografia con un'idea davvero originale, gli sponsor “AssoRicambi” di Giampiero Pizza e il bar “Le Mille Voglie”
di Giuseppe Zippo. Ringrazio l' “Azienda Agricola San Rocco”
di Pierpaolo Indino, l'Associazione musicale “Giacomo
Puccini” e il presidente Salvatore Maisto per aver
fornito i leggii; tutti i ragazzi che hanno regalato la loro emozione
nel presentare gli scrittori e consegnando loro l'attestato di
partecipazione.
Per
il blog e l'amicizia sincera e affettuosa un ringraziamento a Maria
Letizia Pecoraro e Gabriella de Donno e ancora per i
consigli, i suggerimenti, il sostegno a Walter Spennato e Donatella
Trono.
Maurizio
riprende la parola: il vice Presidente del Consiglio Regionale di
Puglia, Antonio Maniglio, manda un messaggio scusandosi per
l'impossibilità ad essere presente, ma non dimentica il moderatore di ringraziarlo
per il Patrocinio e il contributo a nome dell'associazione e della
comunità tutta.
La
copertina del libro che stiamo scrivendo stasera è stata girata e
possiamo a iniziare pian piano a sfogliare tutte le pagine. E la
prima è dedicata a Vittorio Bodini: è il centenario della
sua nascita, avvenuta a Bari il 6 gennaio 1914. Gli dedichiamo la
serata, l'evento e il primo libro che leggiamo è proprio il suo. Il
suo unico romanzo, scritto fra il 1942 e il 1946. É rimasto
incompiuto, ma ha il profumo di tutta la poetica che si respira nelle
opere seguenti e le tematiche che svilupperà e approfondirà nei
suoi versi e nei suoi racconti.
Luisa
Ruggio, straordinaria, ci
regala un' incantevole presentazione de “Il fiore
dell'amicizia”: il pubblico è rapito dalla sua affascinante comunicativa e la segue nel racconto che sviluppa attorno al romanzo, riuscendo a far sentire tutti i presenti coinvolti e protagonisti. Legge con sentimento una pagina meravigliosa del romanzo di un autore forse poco conosciuto, ma che è stata una delle voci più importanti non solo della letteratura salentina, ma anche di quella italiana e internazionale. Non c'è da aggiungere nulla alle parole di una giornalista e scrittrice che sa dar voce all'anima non solo dei suoi scritti, ma anche a quella degli altri scrittori, con una profondità e una conoscenza che vanno oltre la professionalità.
dell'amicizia”: il pubblico è rapito dalla sua affascinante comunicativa e la segue nel racconto che sviluppa attorno al romanzo, riuscendo a far sentire tutti i presenti coinvolti e protagonisti. Legge con sentimento una pagina meravigliosa del romanzo di un autore forse poco conosciuto, ma che è stata una delle voci più importanti non solo della letteratura salentina, ma anche di quella italiana e internazionale. Non c'è da aggiungere nulla alle parole di una giornalista e scrittrice che sa dar voce all'anima non solo dei suoi scritti, ma anche a quella degli altri scrittori, con una profondità e una conoscenza che vanno oltre la professionalità.
Arriviamo
così al capitolo della vera e propria “Passeggiata Letteraria nel
Borgo”: cresce la tensione dei ragazzi e, lo confesso, anche la
mia. La serata mi ha già regalato indescrivibili sensazioni, che
lascio libere di entrare nel mio cuore e di battere con tutta la loro
forza.
Mi
avvicino ai ragazzi: è il loro momento! Li incoraggio un'ultima
volta e sono accanto a loro a dare gli ultimi consigli.
Iniziano
l'emotivo Matteo Sanapo e Matteo Rizzo che presentano
Federica Francesca Ricchiuto e il suo romanzo “Benedetto
il frutto” (Libellula Edizioni),
in cui rivela il dono di riuscire ad ascoltare non solo il suo cuore,
ma soprattutto quello degli altri.
Valentina Indino
e Sara Rimini invitano il poliedrico Francesco Pasca, che
riesce
a esprimere il suo pensiero, a dare vita alla sua ispirazione
artistica in così diverse forme che potremmo definirlo profeta di
libertà e che sarà protagonista
nel reading con la “Poesia lunga un chilometro”
(Il Raggio Verde Edizioni).
Dalila Baglivo e Raffaele Maisto per Carmen
De Stasio, purtroppo assente per un malessere, a nome di tutti i
presenti, porgono alla scrittrice- autrice, fra tante altre opere,
di un romanzo che profuma di donna, “Oltre la nausea” (Il
Raggio Verde Edizioni)- un saluto e un augurio di pronta
guarigione e ringraziano Maria Rosaria Scarcia, per essersi
resa disponibile a sostituirla all'ultimo minuto.
Attilio
Maisto e Martina Panarese presentano l'elegante Vito Adamo
e la meravigliosa poesia della sua raccolta “Terra Antica-
Viaggio sentimentale nel Salento” (Lupo Editore), con
la quale ci invita a
muovere i passi lungo i chilometrici muretti a secco, respirare il
profumo della macchia mediterranea, assaporare la vita sulla riva del
mare e farci
sfiorare da un vento che posa sul viso carezze leggere.
I
due giovanissimi Emanuela Gubello e Angelo Scupola per
la più giovane degli autori presenti Isabella Gubello, con la
fresca raccolta di poesie edita da Besa, “Mi piaci quando taci”
, fra le cui pagine affronta
argomenti universali, come vita, morte, felicità, ma è attenta
anche alle tematiche drammatiche .
Alessia
Riso e Martina Scupola presentano il successo letterario
di un noir ambientato nel Salento, “Il tesoro di Sant'Ippazio
“(Lupo Editore) e il suo autore, l'esordiente Alberto
Colangiulo.
Gianluca
Conte, grande interprete della
scrittura salentina, in versi e prosa, e
il romanzo, “Cani acerbi” (Musicaos:ed), che
segna il suo esordio nella narrativa, dopo tre raccolte poetiche di
grande successo, è presentato da Chiara Cappellano ed
Emilia Branca; mentre Aurora
Polimena e Melissa Serafino introducono Walter
Spennato, scrittore che
impregna la sua opera, come dimostra il suo ultimo lavoro,
“Quanto mi dai se ti uccido?” edito da Besa Editrice,
di un'ironia e un sarcasmo tali
da divertire il lettore.
Diletta
Polimena e Gianmarco Pizza presentano Chiara Curione,
la cui Passeggiata è stata davvero lunga, arrivando da Bari per
farci scoprire il suo affascinante racconto, “Una ricetta per
la felicità” (Besa Editrice),
dal “gradevole
gusto”
di storia.
Giovanni Indino e
Giulia Stendardo
sono abbracciati da Giuseppe Cristaldi, che
con il suo “Macelleria Equitalia” ,
continua
a non deludere i lettori e a donarci un'opera, edita da Lupo
Editore,
che ci costringe a riflettere, provocando intima commozione.
Giorgia
Corvaglia e Gigi
Maisto consegnano pergamena e rosa alla
giornalista e scrittrice, voce inconfondibile della narrativa
italiana, Luisa Ruggio,
che presenta il suo grande romanzo d'esordio, “Afra”
(Besa Editrice).
Francesca
Frisullo e Miriam
Serafino sono qui per presentare il
sorprendente attore Davide Morgagni,
al suo esordio nel mondo della narrativa con un libro originale, “I
pornomadi” (musicaos:ed), in cui la parola
è messa al servizio del pensiero, riuscendo a far respirare nelle
pagine un profumo di libertà.
La
poetessa Lara Savoia e
il suo poemetto, “I versi della
polvere- L'Aquila, 6 aprile 2009” (Argo Editrice),
dove riesce a rendere il dolore di una città quello della Terra e
il
dolore di una sola persona quello di un'intera comunità, è
introdotta da Claudia Pizza
e Rocco Frisullo.
A
Francesco Tranne e
Camilla Scupola, infine,
il compito di raccontare la realizzazione
del sogno del giovane Marco Esposito,
autore di una storia palpitante, ricca di suspence e colpi di scena:
“I segreti della scogliera”
uscito il 19 giugno 2014 per la Lupo Editore.
E, a questo punto, è il pubblico a
diventare protagonista: le antiche stradine del centro storico
accolgono i loro passi e i cortili e le corti si mostrano ai loro
occhi in tutta la naturale e avvolgente bellezza. É una passeggiata
dal nostalgico sapore di quel passato che era forse più lento, ma
più ricco di condivisione e profondità.
Delle piccole luci illuminano il leggio di
ogni scrittore, che legge pagine del proprio libro e pagine tratte
dalle opere di due dei propri autori preferiti. É la letteratura a
fare da colonna sonora alla Passeggiata dei lettori. La letteratura
classica, moderna, contemporanea. La letteratura salentina,
italiana, internazionale. Per due ore in cui circa cinquanta autori,
più o meno noti, hanno voce. Per due ore in cui i tanti e tanti
spettatori ascoltano, camminano e viaggiano fra strade e pagine,
unite in un'armoniosa sinfonia di emozioni, che si incontrano,
s'intrecciano e vibrano.
Anche i miei piedi mi conducono per
stradine ormai note. Per viuzze ed angoli che accolgono una bellezza
nuova: la bellezza di chi sa dipingere le parole e raccontare la
vita. Accolgo le impressioni della gente, affascinata dalla
superlativa e singolare prova d'attore di Davide
Morgagni, che riesce a far vivere i suoi
racconti fuori dalle pagine del suo primo piacevolissimo libro.
Della
gente rapita ed emozionata dal libro e dalla personalità del Saviano
salentino, Giuseppe Cristaldi,
che si lascia accogliere in un angolo che rende familiare,
instaurando con i lettori un dialogo spontaneo e un legame
amichevole e confidenziale.
Della gente che è diventata volentieri
“vittima” di Walter Spennato,
della sua grande capacità di far ridere e nello stesso tempo
riflettere, con flash e freddure davvero unici, creando un gioco
letterario anche coinvolgente.
E condivido la dolcezza provata dal
pubblico nel vedere Federica Francesca
Ricchiuto recitare la filastrocca, “Se
vede una scala Ninetta curiosa” ,
scritta da Alfa Beta e Junakovic Svjetlan per Emergency, con in
braccio la sua piccola Sofia; o nell' incontrare i versi di Vito
Adamo, che come pochissimi poeti di oggi, si
commuove e sa farci commuovere dinanzi allo sguardo di un bambino,
nel contemplare il sole, nel vedere la bellezza del mare.
E continuando a salire le scale e ad
attraversare ogni piccolo vico, mi fermo ad ascoltare l'amico Alberto
Colangiulo, che continua a conquistare
lettori e a far diventare più grande il successo del suo bel
romanzo, impregnato di profumi e sapori del Salento.
Attraverso rapidamente la Piazza, rimasta
luogo per le chiacchiere e gli incontri liberi, e incrocio il
pubblico davvero entusiasta ed estasiato dalla grande recitazione di
Francesco Pasca, che,
anche nella veste di attore, oltre che di scrittore e pittore,
esprime il più alto grado della Bellezza e dell'Arte, appositamente
scritte con la maiuscola.
La gente si ferma ad ascoltare
l'emozionatissima Isabella Gubello,
dalla genuina semplicità, che incanta con la musica non solo dei
suoi versi, ma anche della sua chitarra, in una scenografia che ha
personalizzato e reso più sua con semplici tocchi di luci e colori.
E non si distraggono le persone che sono lì
ad ascoltare rapiti il racconto di Gianluca
Conte: lo scrittore sembra dar vita, lì
davanti, ai personaggi del suo libro, facendo diventare il pubblico
protagonista, testimone di fatti che sembrano accadere in quel
momento.
In un'antica corte, sotto un arco si è
fermata un bel po' di gente. É affascinata dall'eleganza della
scrittrice e dal fascino del suo romanzo. Chiara
Curione crea anche fuori dal suo libro
quell'ambiente familiare, che tocca il cuore e incuriosisce i
lettori.
E Luisa Ruggio
incanta nell'antico cortile che la ospita persino i bambini. Il suo
meraviglioso romanzo è scritto e interpretato da lei con tale
intensità che un piccolo ascoltatore si complimenta con lei e le
dice, con parole sue, che la sua scrittura è vera poesia.
Lara Savoia e la
sua poesia risuonano in perfetta sintonia con il colore e i profumi
dei gerani che le fanno da cornice nel cortile che accoglie lei, ma
soprattutto un pubblico, che ha desiderio di quella buona poesia di
cui lei è una degna rappresentante.
E giungo, infine, in via Colella. Marco
Esposito offre un racconto a più voci del
suo romanzo, interpretato da un'attrice, da una chitarra, creando
l'atmosfera di un piccolo salotto letterario sotto le stelle, a cui
la gente partecipa con grande interesse e sincera curiosità.
E mentre faccio ritorno in Piazza del
Popolo, dove sono avvolta dalle allegre grida dei bambini di oggi che
giocano, uscendo dall'ultima stradina, sento già nostalgia di quelle
emozioni, di quel mondo in cui anche i silenzi prendono voce. Di quel
mondo che ha avuto vita solo in una serata e che potrei e vorrei
ripercorrere anche seguendo direzioni diverse. In una serata
incantevole e a suo modo fatata e affascinante. In una serata in cui
si è dato respiro alla poesia delle parole, ma anche a quella dei
luoghi; alla poesia dei cuori che si sono incontrati e rincontrati,
in un angolo o anche in una pagina.
La “Passeggiata
letteraria nel borgo” è stato un successo?
Se la risposta è affermativa, i motivi sono solo da trovarsi nella
generosità della gente del luogo e di quella che è arrivata a
Specchia; nella generosità di chi ha reso contribuito a rendere
realtà un mio sogno, rendendolo un suo progetto; ma soprattutto
nella generosità degli scrittori che hanno offerto sì la loro arte
letteraria, ma soprattutto hanno raccontato e condiviso il loro
essere e il loro cuore.
E se davvero la “Passeggiata Letteraria
nel borgo” è stata un successo, lo si deve al coro di voci che
hanno lavorato insieme, che si sono prese per mano, che hanno teso la
mano e che, in modi diversi, hanno reso l'evento unico. Lo sento in
questo cuore che batte gratitudine, nel desiderio di voler avere
braccia talmente lunghe da poter abbracciare tutti e dalle lacrime di
gioiosa commozione che rigano il mio volto, mentre giungo a mettere
un punto fermo a questo racconto.
Un punto che decreta però l'inizio di una
nuova “passeggiata” che continueremo a percorrere insieme e che
continueremo a raccontarci in questo angolo virtuale, prima di
portarla, il prossimo anno, ancora una volta alla reale e nel
contempo favolosa vita specchiese.
(Tiziana Cazzato)