Passeggiata Letteraria

Per Giove! Che bel libro è "Senza Pace" di Paolo La Peruta

Paolo La Peruta torna in libreria, con il suo secondo romanzo, "Senza Pace" (Manni Editori), a due anni da "Per Giove!" (edito dalla Lupo Editore)  e noi torniamo con entusiasmo ad aprire le porte del Caffè Letterario, gestito da Pietro Sicuro e dal suo socio Sandro, nel cuore del centro storico di Lecce.
L'ispettore Pace, costretto da una malattia in un letto d'ospedale, riesce a strappare a Pietro una promessa e il simpatico protagonista è ora più che "Sicuro"  di finire nuovamente nei guai. Pietro riesce, infatti, a mettere da parte i dubbi, le paure, un passato che ha visto l'ispettore perseguitare quelli che avevano a che fare con il Caffè Letterario e accetta di aiutare Augusto Pace, nel suo tentativo di offrire alla figlia Erica, la quale non conosce l'identità del padre, una vita serena sotto tutti i punti di vista. Peccato, però, che fare uscire la ragazza da un losco giro di affari significa mettere la vita di Pietro e quella  del maresciallo Michele Calò, sottoposto dell'ispettore, in serio pericolo.
E non sto qui a svelare altri particolari, perché non credo riuscirei ad usare con uguale maestria gli ingredienti che rendono il nuovo romanzo dello scrittore leccese di adozione (La Peruta è infatti nato a Napoli) una piacevolissima lettura.
Pagina dopo pagina la penna del nostro autore regala al lettore attimi di suspence, sorprendendolo non solo nello sviluppo di una vicenda tinta di giallo, ma anche con  tutti quei colori, come l'ironia e l'umorismo, che rendono la lettura gradevole, coinvolgente,  persino divertente. Il lettore passeggia fra le parole che, pagina dopo pagina, si trasformano nella bellezza barocca degli angoli del capoluogo leccese, negli odori che egli  riesce a respirare e nei sapori che riesce persino a gustare. Si lascia coinvolgere dalla storia, dimentico del tempo della vita reale che scorre, senza perdere alcun attimo, alcun dettaglio di un racconto scorrevole, allegro, originale, che regala sorprese e nello svolgersi dei fatti, che sfociano in un finale inatteso,  e nello di stile fresco e leggero di una scrittura che cattura sino all'ultima pagina. A quell'ultima pagina che, purtroppo, alla fine, arriva e che ti fa esclamare: "Per Giove, che bel libro!" A quell'ultima pagina che, purtroppo, alla fine, arriva e che ti fa sperare di poter avere presto fra le mani un nuovo libro di questo geniale scrittore. Un ottimo libro come quello che hai divorato "senza pace".

(Tiziana Cazzato)

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